mercoledì 8 gennaio 2014

Alla ricerca di Feno 4, primo episodio 2014


Aggravante.

Confermata l'impressione delle ultime volte, il buon Feno e' il gestore del bar del circolo del tennis.

Cio' non lo giustifica affatto dalle intromissioni e dalla sua libera interpretazioni delle regole, anzi proprio perche' fa parte di quella organizzazione dovrebbe esere il primo a rispettare ruoli, disciplina e attrezzature.

Oggi purtroppo per Giorgia non e' stata una grande giornata, sta facendo un po' di fatica a riprendere i tempi precedenti alle feste natalizie sia a scuola che oggi a tennis.
Quindi non si e' staccata dalla panchina dove di solito si siedono i genitori e si appoggiano i giubbotti, era in buona compagnia, infatti proprio i piccoli Feno non volevano saperne di entrare in campo.

I tre bambini non si sono resi conto che con il loro atteggiamento/capriccio hanno scatenato una competizione, il genitore (io) che con metodi legati al dialogo costruttivo cercava di convincere la iena risoluta a non mettere piede sul tappeto verde, a cedere, e l'altro (Feno) che prima spinge i suoi pargoli per poi entrare in campo con loro.
Una guerra di interpretazioni educative, ma in ballo anche un certo orgoglio maschile, il nervosismo malcelato si respirava nell'aria.

Al primo tentativo l'insuccesso e' doppio, equilibrio, pareggio.

Non nascondo che ho anche pregato Giorgia di entrare per regalarmi questa soddisfazione, umiliarlo davanti a tutti, mi immaginavo gia' la mia piccola bionda con la sua codina al vento e io con l'aria indifferente sfilare dalla tasca del giaccone il mio libro e distaccatamente mettermi in un angolino a leggere, mentre lui, li', in mezzo al campo a costringere i suoi baby a stare in fila controvoglia.

Niente.

Gio' e' stata ferma senza fare sceneggiate, tutto sommato oltre a qualche piccola lacrima anche i piccoli Feno erano tranquilli, lui invece non se ne faceva una ragione.
La scena mi ha fatto venire in mente un film recentemente visto: La vita e'un miracolo - di Kusturica dove il postino Veljo ha la strada ostacolata da un asino e fa di tutto,  in maniera vana,  per spostarlo mentre il proprietario dell'animale il pastore Vujan rassegnato si gode l'ombra di un albero.
Quando Veljo impugna un grosso bastone, Vujan saggiamente sentenzia: Vuoi usare il bastone? Sono scettico.
Feno il postino Veljo,  il pastore Vujan io.

Ora la differenza e'una sola, Giorgia seduta vicino a me che guarda i compagni giocare, un Fenino che sta fermo come una candela in mezzo al campo e l'altro che piange in braccio del nostro eroe.

Dopo mezz'ora decido che si puo' andare via, Giorgia accoglie la decisione come la manna dal cielo, cio' mi crea qualche dubbio sulla carriera tennistica di mia figlia, saliamo sul tram, la avverto che sono arrabbiato per il suo atteggiamento, passano cinque minuti e la bionda dorme alla grossa sul sedile, la sveglio per scendere, apre gli occhi e mi chiede: Sei felice?

Ancora una volta ha vinto lei.


Vi lascio con due perle:

nella prima foto potete vedere Feno a colloquio con il capocoach che intanto gonfia un palloncino (?) anche se il top e' l'assistente dietro a quella tavola sul muro che bada bene ad uscire allo scoperto. 


Nella seconda foto invece Feno che con passo atletico, esce dal campo e lascia lavorare gli istruttori.







1 commento:

  1. Ahh, anche il reportage fotografico! La prossima volta un primo piano, ok?

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