giovedì 29 settembre 2016

Ottobre, parentesi cestistica.

Ottobre.
Dopo cinque/sei settimane di sudore tutto o quasi tutto è pronto.
La serie A1 e A2, sono vecchio per ricordare le nuove denominazioni, sono ai nastri di partenza.
La massima serie si presenta più o meno nella stessa maniera degli ultimi anni con l'Olimpia Milano protagonista scontata e le altre con strategie diverse che cercano di sgambettarla.
Per fortuna a creare problemi all'AJ ci pensa l'AJ, almeno così la pensa chi imbratta questo foglio; ma come si fa a spiegare la lavata pubblica di panni sporchi e la delegittimazione al capitano da parte dell'uomo forte della società, se non una tafazzata incomprensibile? Illustri ex scarpette rosse in maniera più diplomatica, ma mica tanto, hanno definito il fatto come "la peggior strategia motivazionale di sempre".
Dietro Avellino, Venezia e Reggio Emilia sembrano le più competitive; per il resto si punta sull'effetto  sorpresa, chi ha pescato buoni USA che stanno bene assieme sarà a ridosso delle prime, le altre lotteranno tra metà classifica e zona retrocessione.
Non so perché ma questo via vai di giocatori spesso mediocri che segna il bene o il male della stagione delle societa', negli ultimi anni lo chiamano programmazione o progetto.
Al piano inferiore, aria migliore, molti italiani giovani e meno hanno deciso di valorizzare il secondo campionato nazionale alzando di molto il livello.
Nobili piazze, senza fare inutili liste, il ritorno del derby di basket city, molti team che puntano all'unica promozione disponibile, sono elementi che alzano di molto l'interesse e la pressione che ha portato alcune società a cambiare o a puntellare l'organico proprio alla vigilia della prima giornata.
In tutto questo baillame non possiamo dimenticare che questi campionati sono il più ampio serbatoio della "nazionale più forte di sempre" o "la nazionale più forte di sempre, sulla carta" non ricordo bene, ma l'ho sentito dire non è farina del mio sacco.
Buon basket.