venerdì 9 giugno 2017

Angolo basket: che finale sia!

Ho atteso l'approdo in finale play off dell'Alma Trieste per dare una mia opinione per più motivi, il primo sicuramente perché il conseguimento dell'atto conclusivo è già di per se un prestigioso traguardo, infatti vincere una finale è qualcosa di magico e memorabile ma esserci è il frutto del lavoro, e giocarla ti forma come professionista.
Il secondo motivo, e lo dico con l'enorme soddisfazione di aver sbagliato, perché vedevo la Fortitudo uno scoglio veramente difficile da superare.
Dan Peterson è famoso per i suoi pronostici sbagliati figuriamoci se non posso sbagliare io.
Le motivazioni erano legate al fatto che la F veniva da una serie energetica contro Treviso mentre Trieste dopo aver fatto fatica con una solidissima Treviglio non mi era piaciuta nella serie con Tortona, squadra a mio modo di vedere arrivata a maggio con la spia della riserva accesa e con manifesti limiti tecnici.
Poi il fattore Matteo Boniciolli, che sapientemente da coach esperto ed estremamente capace, ha saputo attirare su di lui tutta la pressione, e con la sua solita chiarezza esplicita e non filtrata ha caricato l'ambiente, rimanendo dal mio punto di vista sempre nei limiti.
Ricordate voi nella serie una conferenza stampa con una dichiarazione di un giocatore bolognese degne di nota? A me oltre la lungimiranza della tensostruttura per la finale-derby da parte di un dirigente in un delirio orgasmico non controllato, non vengono in mente parole degne di nota se non quelle del coach.

Dal mio punto di vista i meriti di Trieste sono nettamente superiori ai demeriti di Bologna ma volendo regalare appunti da sviscerare al Bar Sport mi sembra che la Fortitudo sia stata tradita da quei guerrieri che hanno sempre garantito gioco duro, nascosto ma utilissimo e la mancanza di continuità del reparto piccoli, forse la qualità di Coronica e soci hanno alzato l'asticella tanto da rendere vani gli sforzi felsinei.

Ora l'altra Bologna, con la solita incognita della differenza di riposo.
Sarà pro Virtus aver chiuso la semifinale prima o magari i bianconeri dovranno cercare  quel ritmo partita che Trieste ha allenato fino a praticamente oggi?
Poi il solito fattore campo. Si dice che ai play off salta tutto e la lotta scudetto ne è testimone, ma che l'Almarena sia un fortino è un dato di fatto, e che ci sia una predisposizione all'impresa da parte degli alabardati lo è pure.
Poi una nota di colore che è via di mezzo tra la statistica e la gufata ossia la maledizione della Coppa Italia, chi la vince non viene promosso.

Godiamocela.