martedì 23 agosto 2016

BOLLE DI SAPONE



Faccio bolle di sapone.

Inizio al mattino con il sole e mi fermo solo quando vedo la luna e sono stanco.

Marina, Cinzia e Paola le mie amiche in bianco mi dicono che da quando faccio le bolle sono molto più tranquillo e bravo, anche se qualche volta si arrabbiano perché non torno a mangiare.

A volte quando soffio a lungo escono un sacco di bolle dal cerchio rosso di plastica, e prima di vederle scoppiare riesco a dare un nome a tutte.
Mi piace vederle volare sopra gli alberi, hanno un sacco di colori e con il vento sembra che danzino.

Da quando faccio le bolle di sapone, posso uscire non solo dalla camera ma anche dal giardino, vado spesso al parco, ho la mia panchina dove appoggio il vasetto col sapone e inizio a soffiare.

È bellissimo vedere gli alberi e il cielo attraverso le bolle.

Oggi vado alla fortezza della mia città, la salita per salire parte proprio dal parco, vicino alla mia panchina.
La salita è ripida, mi manca il fiato, spero di recuperarlo per le bolle, quando arrivo cerco le scale per arrivare sulla torre più alta così le bolle non avranno ostacoli per andare in cielo.
Dalla torre della fortezza si vede il mare, non mi ricordo da quanto tempo non vedevo il mare, e attraverso le bolle e' ancora più bello.

Forse adesso il mare mi piace più delle bolle.
Le bolle volano, fanno una strada molto più lunga di quando sono al cortile sembrano molto più forti e resistenti, alcune vanno così lontano che non riesco neanche a seguirle e vedere quando scoppiano, secondo me arrivano fino al mare.
Forti e resistenti, forse possono anche reggermi fino al mare, se soffio piano e a lungo ne escono tantissime magari mi posso stendere sopra e farmi portare, se va bene arrivo al mare, male che vada vado in cielo.