giovedì 7 settembre 2017

Portico dei Saggi 47

Questo portico è veramente il top, la corrente è mitigata dal colonnato, i muri di cemento armato sono ancora giovani ed asciutti, l'unico disagio: questa servitù di passaggio che gli inquilini del civico quarantasette si sono presi, ma si sa che con i vicini i rapporti sono sempre difficili.
La grande borsa di carta del megastore che vende magliette e jeans a poco prezzo è perfetta per contenere il sacco a pelo ormai liso e consunto, le solite buste del supermercato sono adatte per tutto il resto. 
La feritoia tra cassetta della posta e il muro va bene per infilare i cartoni che rimanendo lì mi segnano anche il posto.
Durante il giorno la raccolta dei barattoli da portare poi al riciclo non è andata così bene, in compenso ho trovato delle bottiglie di birra vuote, in questa città i supermercati ti rendono dei centesimi ad ogni vuoto. 
Alla sera poi il titolare della birreria in piazza è stato generoso, e dopo avergli raccolto anche l'ultima sedia mi ha sganciato dieci euro.
Domani farò una spesa quasi completa con qualche frutto, pane e del formaggio, e magari qualche cent rimane ancora. Senza contare che mi avanzeranno ulteriori sacchetti.
La nobiltà tra di noi si misura in sacchetti, pochissimi eletti possono sfoggiare il carrettino con le ruote, ambizione di tutti risorsa di pochi.




lunedì 4 settembre 2017

ULTIMO BRINDISI

La verità, caro mio, è che tutto finisce: finisce una partita di calcio, un campionato ma finirà anche il calcio prima o poi. Tu che passi un sacco di tempo su Facebook devi sapere che anche quello terminerà. 
Ci sarà l'ultima edizione del festival di Sanremo. 
Rispettabili carriere lavorative inevitabilmente si chiuderanno. Già ora finiscono matrimoni, serie televisive, ahimè anche tradizioni e usi comuni che non abbiamo saputo tramandare finiscono nel dimenticatoio fino al definitivo oblio. 
Non ci saranno più i dialetti, solo delle flessioni e accenti diversi, nuove tecnologie spazzeranno via quello che di più moderno abbiamo adesso, perché tutto passa e tutto finisce.
Si consuma la sigaretta del più accanito fumatore.
È stata fortunatamente abolita la schiavitu' e magari in futuro succederà stessa sorte alla guerra, prima però dovranno finire gli interessi politici ed economici che i conflitti portano. 
Un banale "ci sentiamo presto" chiude anche una telefonata che aspettavi da tanto e che è durata forse cinque minuti. Ogni quattro o al massimo otto anni si conclude una presidenza americana ogni sette succede lo stesso da noi.
Una gara di velocità a piedi o a motore per essere spettacolare deve concludersi rapidamente. La licenza elementare, quella media, il diploma, la laurea,la liquidazione, la pensione sono traguardi finali che indicano un percorso completato.
Arrivi sempre all'ultima pagina se prima di dormire sei abituato a leggere un libro, e al mattino quando squilla la sveglia avrai finito il tuo sonno.
Puoi schiacciarlo, strizzarlo, avvolgerlo intorno ad un lapis ma è inevitabile: il tuo tubetto di dentifricio si esaurirà.
La spia arancione della tua utilitaria o del tuo scooter ti segnala che stai utilizzando le ultime gocce di carburante poi ti fermerai inevitabilmente."

Il giovane ascoltatore sfruttò quel momento di silenzio per versare del vino nei calici vuoti.

"Ultimo bicchiere poi me ne vado. 
Vedi, caro mio, anche i nostri calici ora sono pieni, adesso li alziamo, li incrociamo e poi bagneremo le nostre gole.
Tu giovane ed ingordo in pochi sorsi finirai il vino, io grazie alla mia esperienza saprò gustarmelo meglio, comunque sia in pochi minuti i nostri bicchieri saranno nuovamente vuoti"

Il vecchio appoggia il bicchiere fa un discreto cenno di saluto e si incammina con la postura ufficiale: le mani incrociate dietro la schiena e la schiena leggermente curva.
Il ragazzo raccoglie i due calici e li riconsegna all'oste, si gira per raggiungere il suo anziano amico che però è già sparito, si rende conto che quello appena riconsegnato è l'ultimo bicchiere bevuto assieme.