Lo sente sempre suo il paese, anche se da una vita ormai abita a quasi venti chilometri, ma ogni giorno prende la sua bicicletta con quel traino agganciato sotto la sella, quell'accrocchio che lui si e' costruito.
Lo riempie di scatole di latta e cartone, dove tiene tutta la sua mercanzia.

Suo padre e' sempre stato il riferimento della gente del paese, dal suo emporio si poteva comprare di tutto, dalla frutta secca al sapone, dai piccoli semi per i geranei da mettere sul davanzale al pane.
Poi il colpo di testa, l'acquisto di un terreno in campagna e realizzare il sogno della fattoria.
Animali, frutta e verdura, principalmente per l'autosostentamento poi per il baratto tra i prodotti con altri servizi utili, pochissima vendita.

Lui pero' non e' suo padre e quel paese conosciuto da ragazzino gli e' sempre mancato, da quando vive da solo in quella grande fattoria isolata, prende la bici e ci ritorna quotidianamente.
Suo padre invece non ci e' mai tornato, dopo aver consegnato le chiavi dell'emporio al nuovo proprietario, si e'ritirato in quella fattoria sino all'ultimo giorno senza mai lasciarla.

Nell'angolino della piazza proprio di fronte al vecchio emporio, ora diventato un' anonima lavanderia, lui apre le sue scatole e vende per pochi centesimi spezie e vari intrugli fatti da lui.

In quanto a fama e attendibilita' ha superato suo padre, ormai e' un'istituzione per la gente, vanno volentieri da lui mentre da suo padre ci andavano per necessita'e affari, si cercava di stare meno possibile nel negozio del burbero commesso.

Da lui vanno soprattutto per fare un po' di chiacchiere, per contrattare sul prezzo, o solo per uno scambio di opinioni e un consiglio.
Tutti vanno da lui per un po' di origano, della paprika, dei capperi sotto sale, che lui raccoglie dai contenitori con piccole palette di legno.
Il prezzo non e' mai lo stesso, ma non ho sentito mai "salassi" superiori ai due euro.
In effetti le quantita' che lui propone sono modiche quindi lo sono anche i prezzi.

Le arpie della piazza e i vecchi seduti ai tavolini del bar sviluppano le tesi piu' fantasiose su come campa con i prezzi che fa, sono tutti d'accordo che il suo sostentamento sia garantito dalla dote lasciata dal padre.
La verita' e'che vive di poco, e quel poco e' garantito dalla campagna ormai poco coltivata e senza animali. Insomma essendo solo, un piccolo orto e' sufficiente.

Soprattutto al sabato si formano dei veri e propri capannelli di gente intorno alla sua bicicletta, chi prende qualche piccolo e profumato sacchetto, chi solo per chiacchierare.
Lui consiglia a tutti un secondo utilizzo per il prodotto preso, alle donne consiglia l'origano, la melissa e la camomilla per la loro cosmesi, agli uomini consegna dei semi di zucca da rosicchiare nervosamente durante la partita allo stadio.

Poi la Bacca e il Sale ormai diventato parola unica: il BaccaSale.

Questa polverina che spopola in piazza, e' una sabbia che va sparsa sul capo prima di prendere decisioni importanti.
Tra tutti e' diventato un gioco, lui la regala ai prossimi sposi dicendo: ne avrete bisogno ogni giorno.
Qualcuno la viene a chiedere ma lui valuta di caso in caso se veramente la potente sabbia puo' essere utile.
Una volta con un po' di spirito ne regalo' un sacchettino all'arbitro della partita di calcio, che accetto' la "corruzione" con un sorriso.

Dice che il BaccaSale e' l'essenza vera della nostra esistenza, il BaccaSale permette alle eccezzioni di confermare le regole, rendendo quindi anche la ragione piu' malleabile. Il BaccaSale regala questa magia.
Del BaccaSale ha bisogno anche l'attivo parroco che come in qualsiasi altra piccola comunita' e' ancora una vera autorita', e anche lui quindi, da sempre aperto e di mente agile,  si fa regalare il BaccaSale.

Era una domenica come tante altre, con un bel sole e la piazza piena di gente pronta ai soliti rituali: qualche passo al sole, un caffe' al bar Centrale, poi chi ci crede a Messa, gli altri a chiacchierare di politica, lavoro, calcio.
Verra' mezzogiorno poi,  strette di mano e ultime parole prima del buonpranzo.

In paese si usa ancora alla domenica mettere il vestito buono, ed e' cosi' con il vestito blu di misto lana e un vigile urbano vicino che il funzionario della nuova giunta comunale va verso al nutrito gruppo di persone attorno alla bicicletta, e avvicina l'ormai anziano commerciante contadino.

Buongiorno, l'articolo ventuno comma C protocollato il due maggio millenocentonovantanove, rivisto in seguito in commissione in data sette giugno millenovecentonovantanove e in seconda istanza l'otto settembre duemiladue, al punto settantaquattro di data ventisette aprile millenovecentonovantanove, alla riga quarantuno dell'ordinanza millenovecentosettantacinque C bis, di data ventitre aprile millenovecentonovantanove lo dice chiaramente:
lei non rispetta alcuna norma che regola il commercio ambulante, la sua bicicletta non e' a norma, si vede chiaramente che l'accrocchio fissato al sottosella non e' omologato con i vigenti protocolli, e lei non indossa il caschetto.

In piazza chi ride, chi e' sdegnato, chi e' arrabbiato, chi come il vecchio e' impaurito e rassegnato.

Incalza ancora il zelante messo comunale: inoltre i suoi prodotti non sono certificati geograficamente, non hanno una chiara indicazione su prezzo e provenienza, la qualita' e la conservazione sono di dubbia efficienza, per non parlare del BaccaSale, sconosciuto a tutti il composto e dato come fasullo metodo di sollievo e serenita'.

Ha ragione giovane, non rispetto nessuna regola del buon ambulante, pago la mia colpa consegnando a lei il mio vecchio carretto e i miei amati prodotti. Se lo ritiene opportuno usi un po' di miele per alleviare la tosse dei suoi figlioli, esalti il sapore della sua insalata di pomodori con le mie foglie di origano, e aggiunga della paprika quando vuole rendere accattivante una pietanza insipida.
Ma, nonostante lei ne abbia bisogno, non puo' prendermi il BaccaSale che non e' nulla di cosi' complesso come lei pensa,  tantomeno e' difficile da fare.
Per averlo le consiglio di andare al mare oppure in un bel bosco con fondo sabbioso, passare il tempo ammirando gli alberi o le onde, qualche pesce o qualche scoiattolo, soddisfarsi di quello spettacolo, basta solo mezz'ora, poi si raccoglie da terra e si mette in un vasetto della sabbia, e il gioco e' fatto.

Della bacca non c'e' nulla se non l'iniziale B, il sale e' sempre stato nella dispensa e anche da li' ho preso solo la S.

Vede, caro giovane amico, il BaccaSale altro non e' che un po' di Buon Senso e per quello non ho fortunatamente bisogno del mio carrello, della mia bicicletta, del suo bel vestito, della sua ordinanza e nemmeno della sua guardia. 

Buona fortuna.