Una pubblicita'
televisiva ha coniato lo slogan "ti piace vincere facile", una continua
passerella di stelle, una maniera per spostare l'ostacolo della gestione
sportiva, in panchina una forma cervellotica del gioco delle belle
statuine, un coach in piena sindrome di Chuck Daly.
Proprio Chuck Daly colui
che allenava il Dream Team a Barcellona nel 1992, si conquisto' quella
prestigiosa panchina portando al massimo della loro storia i Bad Boys di
Detroit con un back to back da urlo.
Qui invece non parliamo
di conquiste e meriti ma di patetiche suppliche via telefono o mail.
In campo stelle di
livello assoluto seguite anche dagli spalti da chi ha grossa
responsabilita' sulla
smodata passione della palla a spicchi triestina.
Oltre ai gia' citati
nelle cronache precedenti, coach K, evidentemente preoccupato di un
possibile cedimento, mette in campo Alberto Tonut, settemila punti in
serie A, oro e argento ai Giochi del Mediterraneo, oro Europeo a Nantes,
89 presenze e oltre 500 punti in maglia azzurra.
E in tribuna pronto ad
incoraggiarlo Rich Laurel, mito dell'Hurlingam, immagino che a coach K,
sia balenata un'idea per le prossime gare.
Voi vi chiederete
perche' tutto cio'? Molto semplice coach K messo al corrente che gli
avversari sono capitanati dalla scarpetta rossa Roberto Premier, non ha
voluto rischiare nulla.
Per la cronaca la gara
e' finita qualche minuto dopo il riscaldamento, fine del primo quarto
30-10, per un finale da 97 a 49.
Cio' nonostante gli
spifferi dello spogliatoio parlano di clamorose buche di gestione, e
dagli spalti qualcuno ha rumoreggiato, ma si sa che finche' il risultato
e'positivo le lamentele e i pianti non hanno ragione di esistere,
seguiremo attentamente.
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