lunedì 2 dicembre 2013

Passione K -Attila, K..risi nera e aquiloni-

Quando a Trieste si parla di aquiloni spesso si intende la figura astratta del gioco stesso, infatti non e' semplicissimo con la tipica bora vedere qualche bambino giocare effettivamente con il cervo volante, ma e' molto comune vedere un adulto camminare in centro o bere caffe' con "l'aquilone".

Ailo la' con l'aquilon!! Ossia: guardalo e'nel suo mondo.

Avere l'aquilone insomma mostra un certo distacco dalla realta', una difficolta di apprendimento,ed e' un distacco della realta' o una difficolta di apprendimento quello che sta colpendo il dream team della Passione?
Dopo la sconfitta con i campioni del Fogliano bisogna registrare la sconfitta con gli Aquiloni di Aquileia.

Puo' essere quindi l'Aquilone il simbolo della crisi del team di K?

Manteniamo la speranza che si tratti di una momentanea crisi di forma e non  un problema di "aquilone" gestionale.

Coach K, pronto alla dura lotta sugli argini del Natissa, ispirato da Attila re degli Unni che nel 452 devasto' Aquileia, perde in cattiveria agonistica e si trasforma nell'insicura parodia del famoso barbaro interpretata da Abbatantuono, e a fine gara si lecca le ferite all'urlo di: Chi e' lu re?
Ma chissa' se tutti i suoi giocatori hanno correttamente risposto o se ce stata piu' di una vocina stridula.

La fredda cronaca narra di un teso pre gara con un faccia a faccia tra il coach e un top player, di un primo quarto da meno sei e di un risveglio che porta la Pssn al the' sul piu' uno.
Nella ripresa una difesa individuale almeno rivedibile, e un finale disordinato a base di falli sistematici e iniziative personali portano al 86 a 77 finale.

Testa bassa e a letto senza cena.


Aquiloni Aquileia 86 - Passione Trieste 77

Polo 2, Glavina, Bevitori 4, Fortunati 12, Scrigner 3, Serafini, Bortolot 31, Benvenuto 9, Lorenzi 16.


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