lunedì 21 aprile 2014

Emozioni di parole

Alcuni famosi artisti andrebbero fieri di me.
Infatti col passare degli anni ho sviluppato una sensibilita' personale verso i lavori di alcuni cantanti, cantautori, poeti ma anche scrittori, registi o sceneggiatori.
Andrebbero fieri perche' provocano in me emozioni forti e credo che questo sia il primo dei loro obbiettivi nel creare.
Sono sempre le parole a rapirmi, e nelle pellicole anche  come le parole vengono dette dall'attore incaricato.

Da ragazzo, come credo tutti in quel periodo della vita, stonavo le canzoni dei miei idoli giovanili, sapevo a memoria le parole magari senza capirne in toto il significato, quando sentivo gli accordi iniziali capivo subito la canzone e l'emozione era attaccare nel momento giusto o magari anticipare di una frazione di secondo il canto dell'artista quasi come a dire: sono piu' pronto di te!
Adesso l'approccio e' diverso, mi piace ascoltare, leggere o rivedere, talvolta riscrivere un inciso particolarmente bello, vedere la metrica delle rime, e ammirare dell'utilizzo delle parole.
In questa maniera l'emozione e' meno superficiale di una volta, superato il momento della pelle d'oca, cerchi di capire il momento in cui quell'autore ha scritto quelle parole, cosa gli passava per la mente, perche' le ha scritte.

Ci sono delle canzoni, film o libri per i quali ho grande imbarazzo a dire questo e' il mio film preferito, e' la parola "mio" che crea quell'imbarazzo. Come si fa a definire "mio" un'opera che hanno visto milioni di persone, e che magari ha scatenato milioni di sentimenti, di giudizi, di emozioni.
In questo blog ho gia' scritto di C'era una volta in America, un film che mi ha messo `ko, ogni volta che parlo con qualche amico ho paura di dire una cosa sbagliata, non sono un critico ma neppure un esperto di cinema, ho visto tutto sommato pochi film e spesso non degni di nota (sono andato al cinema a vedere Proposta Indecente, lo confesso!) so pero' che quel film ha scatenato in me una riflessione, mi ha spinto a volerlo rivedere.
Pochi mesi fa quando e' stato assegnato al film La grande bellezza l'Oscar, un mio giovane amico ed ex allievo a minibasket, in una discussione su facebook ha detto che indipendentemente da come si valuti il film, lui sente l'esigenza di rivederlo per poter dare un giudizio personale e questo e' gia' un obbiettivo raggiunto dell'opera. Sacrosanto.

Un libro, un film o una canzone dal mio punto di vista deve proporre qualcosa per emozionare, deve farci vivere una situazione, darci la possibilita' di riflettere o addirittura di immedesimarci.
Da bambino ma ancora adesso leggo quelle intervista botta e risposta che spesso fanno soprattutto ai personaggi sportivi, ultimamente con la formula dell'intervista doppia, alla domanda il tuo libro preferito? o il tuo film preferito? spesso si legge come risposta un film uscito da poco, di poche pretese, o quello super pubblicizzato magari con il belloccio o la belloccia di turno, e mi sembra anche normale come risposta da mezzo secondo di tempo.
Se a me chiedi una cosa del genere, buttata li' in maniera semplicistica e superficiale senza poter fare una riflessione assieme, io ti rispondo a tono e dico Jumanji, che mi diverte, mi piace Robin Williams, ma non ho niente da dire su quel film, riesco a vederlo senza prestare un briciolo di attenzione e anche se e' avventuroso e veloce posso addormentarmi sul divano. Non mi affeziono ai lemure che invadono la casa o alle radici che si avviluppano in cucina.

Se invece hai voglia di parlare allora, posso dirti che ci sono film che non smetterei mai di guardare e di parlarne, come Ogni cosa e' illuminata, Good bye Lenin!, Il grande Lebowsky, Mediterraneo oppure canzoni che devo ascoltare almeno cinque-sei volte la settimana, Farewell, Quattro stracci, Canzone di notte 2, Almerigo di Francesco Guccini o anche di rileggere dei capoversi di libri letti che mi sono appuntato sui miei quaderni.
Proprio alcuni giorni fa cercando sulla rete piu' informazioni sul concerto dedicato alla memoria di Freak Antoni (leader degli Skiantos,  intellettuale bolognese,  recentemente e prematuramente scomparso) nella serata del suo virtuale compleanno ho sbattuto il grugno su una canzone del millenovecentonovantanove che e' entrata d'obbligo nella mia top ten delle emozioni, e che ha scatenato questo post.
Insomma tutto questo inutile scritto e' solo un'introduzione per presentarvi questa canzone che magari qualcuno piu' attento di me conosce e mi pensa dicendo: Buongiorno Gabriele, ben svegliato, ci sei arrivato pure tu.

Gran viaggione:

Vivo in dimensioni parallele, 
oscillo tra mutevoli atmosfere sospinto da elettrica euforia,
in viaggio con enorme fantasia,
non c'e' problema che mi inibisca, non c'e' confine che mi impedisca
decido di guardare se mi pare soltanto quello che voglio vedere.

Gran viaggione, gran viaggione, mi sposto senza treno ne stazione, ci metto una frazione di secondo a fare tutto il giro di questo mondo.

Come fossere effetti un po' speciali,
mi stupisco con prove madornali, non ho bisogno di droga alcuna, sono un viaggiatore di fortuna.
La gente mi considera sballato, bizzarro, lunatico, scoppiato,
e strano io lo sono di sicuro datosi che invento il mio futuro.

Gran viaggione, gran viaggione improvviso ogni cosa e situazione senza alcuna preconcetta posizione, non ho mai torto, non ho mai ragione .
Gran viaggione, gran viaggione mi sposto senza treno ne stazione, ci metto una frazione di secondo a fare tutto il giro di questo mondo.

Questo e' soltanto un assaggio, continueremo il viaggio!

Immagino di tutto e sono matto per cui consapevole lo ammetto, ma tu che mi guardi cosi' strano che ci guadagni a fare il sano, se ti piace la realta' di questa vita cosi' civile, umana e progredita, te la lascio godere fino in fondo da uomo vero, e ti assecondo.

Gran viaggione, gran viaggione, spegni per un attimo la televisione, 
gran viaggione, gran viaggione, tutto il potere all'immaginazione.
Gran viaggione, gran viaggione, io credo nella splendida illusione trovo gran sollievo e distensione nella luce della mia evasione.
Gran viaggione, gran viaggione tutto il potere all'immaginazione.
Gran viaggione, gran viaggione.







Nessun commento:

Posta un commento