Poesia vincitrice di un concorso a Castiglione delle Stiviere, di cui non so altro.
Ne' l'autore, ne' quando e' stata scritta.
Ho avuto questo testo da una persona amica quando ha saputo della mia permanenza di un anno a Busto Arsizio.
Leggendo la poesia sorgono spontanee alcune domande: si parla di stazione Nord o Stato?
E poi l'amore che mori', era verso un (o una) bustocco o bustese?
Perche' non Busto Arsizio?
Tutti ma proprio tutti,
(lo so, lo so anch'io)
a piangere Venezia.
Sotto ogni cielo, in ogni idioma:
oh Venezia...oh Venice...oh Venedig...eccetera.
Perche' non Busto Arsizio?
Non una lacrima si scioglie...
...su Busto Arsizio.
Non ha un nel nome, d'accordo,
non ha bionde turiste, d'accordo,
non ha lagune in cui scendere, patetica,
a morire...d'accordo.
E il sole non gioca
su cupole verde dorato... a Busto Arsizio,
(ha altro da fare in altri paraggi).
E, "Thomas Mann" non ha fatto "morire"
nessuno... a Busto Arsizio...
... soltanto anni fa, mori' per me
"qualcosa" a Busto Arsizio:
mori' un piccolo, infreddolito amore...
...alla stazione, nella nostra gelida nebbia...
...tra le bugie e i fiati...
senza poesia e in fretta,
nascosto nell'attorcigliarsi
della sua sciarpa rossa
(o viola? E'triste, non ricordo),
"soffocato" dal mio egoistico
riserbo, dal mio puerile
timore di "far male", e
"annegante" nei suoi umidi
occhioni,esagerati, a invadere
il suo patetico musetto da topina.
Mori', rapido,
tra il predellino di un treno
che arrivava e
quello di un treno
che partiva.
Ecco perche' vorrei, ora,
spendere un soldo di poesia...
... e una lacrima...
... per Busto Arsizio...
... di cui vidi soltanto la stazione.
Nessun commento:
Posta un commento