venerdì 1 novembre 2013

Le prime cinque giornate della Pallacanestro Trieste

Ho sempre pensato che la salute e la crescita di una squadra si possano inquadrare in un campionario di almeno cinque gare, che in un calendario normale sono le gare che si svolgono circa in un mese.
Quando i miei sempre validi collaboratori mi danno lo scout di fine gara osservo sempre con attenzione alcuni aspetti che vedo durante la gara, li analizzo rapidamente, ma poi archivio il foglio per riprenderlo un po' di tempo dopo e fare un parziale sulle ultime cinque gare.

Ieri la Pallacanestro Trieste ha giocato la sua quinta gara di campionato e da tifoso che si reputa presuntuosamente competente mi permetto di fare un primo bilancio dell'annata agonistica.
Analizzando le avversarie secondo me Trieste non ha avuto per niente un calendario soft, infatti ha affrontato tre team che io reputo molto solidi come Trento, Verona, Biella poi ha avuto un confronto diretto con Imola e una partita in una piazza storica della categoria come Jesi.

Per team solidi intendo quelle squadre che aspirano a soddisfare le proprie ambizioni con un'idea precisa e una forte identita' di squadra, cioe' quelli che non si affidano alla stella yankee di passaggio ma puntano su una solidita' tecnica e programmatica.
Credo un modus operandi che sta tentando di proporre anche Trieste ma in questo momento con impegno economico molto ridotto rispetto alle avversarie.

La vittoria con Verona e'stato un vero e proprio regalo ai tifosi, la vittoria a Imola un successo importante dato che si tratta di un probabile scontro diretto per la lotta in chiave salvezza, ci si possono mangiare i gomiti per la sconfitta di misura a Jesi ma e'obbiettivamente un risultato che ci puo' stare, le piu' nette sconfitte con Trento e Biella (guarda caso le due senza Hoover) sono dei passi falsi di una squadra che deve crescere per essere sempre pronta.

Crescere, questa e' la password per una stagione positiva, e questa crescita in questo momento puo' garantire competitivita' e qualche exploit, ma credo che bisogna avere molta pazienza per assicurare anche un minimo di continuita'.

In questo momento la speranze sono quelle di tenere in piedi il meglio possibile Hoover, che ci sia sempre un aumento di determinazione e autorita' nella regia di Ruzzier, che Diliegro resti un all star (ieri sera 17 rimbalzi, era dai tempi del povero Mangiafuoco o ancora prima Ben Coleman che non si vedevano sotto San Giusto) che Carra assicuri la sua affidabilita', Mastrangelo la sua consueta energia, che i rookie o semi rookie Harris,Tonut e Candussi accelerino il proprio processo di crescita e che Urbani e Fossati quando chiamati in causa portino la legna che serve.

Credo che far diventare queste speranze obbiettivi, sia l'unica strada per poter arrivare alla salvezza, un lavoro difficile ma gestito dalle sapienti mani di Dalmasson, garanzia assoluta.
Sicuramente poi se l'imponderabile mette le mani, e fa gestire alla coppia Ghiacci-Bocchini due euro per tesserare un mezzo lungo (Diviach) che strutturalmente manca, allora tutto sara' piu' divertente.

Con grande fiducia, 'Ndemo Muli!!!!!

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