Ho sempre pensato che la salute e
la crescita di una squadra si possano inquadrare in un campionario di almeno
cinque gare, che in un calendario normale sono le gare che si svolgono
circa in un mese.
Quando i miei sempre validi
collaboratori mi danno lo scout di fine gara osservo sempre con
attenzione alcuni aspetti che vedo durante la gara, li analizzo
rapidamente, ma poi archivio il foglio per riprenderlo un po' di tempo
dopo e fare un parziale sulle ultime cinque gare.
Ieri la Pallacanestro Trieste ha
giocato la sua quinta gara di campionato e da tifoso che si reputa
presuntuosamente competente mi permetto di fare un primo bilancio
dell'annata agonistica.
Analizzando le avversarie secondo me
Trieste non ha avuto per niente un calendario soft, infatti ha
affrontato tre team che io reputo molto solidi come Trento, Verona,
Biella poi ha avuto un confronto diretto con Imola e una partita in una
piazza storica della categoria come Jesi.
Per team solidi intendo quelle squadre
che aspirano a soddisfare le proprie ambizioni con un'idea precisa e
una forte identita' di squadra, cioe' quelli che non si affidano alla
stella yankee di passaggio ma puntano su una solidita' tecnica e
programmatica.
Credo un modus operandi che sta
tentando di proporre anche Trieste ma in questo momento con impegno
economico molto ridotto rispetto alle avversarie.
La vittoria con Verona e'stato un vero
e proprio regalo ai tifosi, la vittoria a Imola un successo importante
dato che si tratta di un probabile scontro diretto per la lotta in
chiave salvezza, ci si possono mangiare i gomiti per la sconfitta di
misura a Jesi ma e'obbiettivamente un risultato che ci puo' stare, le
piu' nette sconfitte con Trento e Biella (guarda caso le due senza
Hoover) sono dei passi falsi di una squadra che deve crescere per essere
sempre pronta.
Crescere, questa e' la password per
una stagione positiva, e questa crescita in questo momento puo'
garantire competitivita' e qualche exploit, ma credo che bisogna avere
molta pazienza per assicurare anche un minimo di continuita'.
In questo momento la speranze sono
quelle di tenere in piedi il meglio possibile Hoover, che ci sia sempre
un aumento di determinazione e autorita' nella regia di Ruzzier, che
Diliegro resti un all star (ieri sera 17 rimbalzi, era dai tempi del
povero Mangiafuoco o ancora prima Ben Coleman che non si vedevano sotto
San Giusto) che Carra assicuri la sua affidabilita', Mastrangelo la sua
consueta energia, che i rookie o semi rookie Harris,Tonut e Candussi
accelerino il proprio processo di crescita e che Urbani e Fossati quando
chiamati in causa portino la legna che serve.
Credo che far diventare queste
speranze obbiettivi, sia l'unica strada per poter arrivare alla
salvezza, un lavoro difficile ma gestito dalle sapienti mani di
Dalmasson, garanzia assoluta.
Sicuramente poi se l'imponderabile
mette le mani, e fa gestire alla coppia Ghiacci-Bocchini due euro per
tesserare un mezzo lungo (Diviach) che strutturalmente manca, allora
tutto sara' piu' divertente.
Con grande fiducia, 'Ndemo Muli!!!!!
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