domenica 17 novembre 2013

Il lusso del basket

Probabilmente saltero' di palo in frasca, faro' talmente tanti errori da consumare il tasto "delete" e anche mille riletture non basteranno per rendere scorrevole il testo.
Ma quello che scrivo lo penso da un sacco di tempo, tocca le mie corde piu' intime, la mia prima passione, quindi penso di meritare giustificazioni.
 Ad agosto i frequentatori del PalaTrieste o PalaRubini  (me ne strafrego della polemica inutile sul nome, io sul sondaggio del Piccolo per l'inaugurazione avevo scritto con poca fantasia PalaBora e adesso lo chiamerei PalaCola in onore di Nicola Porcelli) programmavano gia' le domeniche bianche di Piancavallo e Pramollo, o sentivano gia' il gusto di un buon crudo tagliato con la "manera" in qualche osmiza di Prepotto,Slivia o Samatorca, convinti di non vedere piu' il basket di primo livello in citta'.
Poi i pazzi visionari dell'iniziativa dell'abbonamento utile al salvataggio della societa' (Dio li salvi), ha dato linfa e motivazioni nuove.
Il sindaco affidando l'incarico a Ghiacci e Bocchini disse: ci sara' ancora il lusso della pallacanestro di vertice a Trieste, condivido al cento per cento la dichiarazione, per Trieste ora come ora la legadue e il basket senior e'un lusso.
Personalmente mi mette tristezza pensare che in un momento cosi' basso della pallacanestro italica, dove basta avere le giuste dritte, delle intuizioni e un po' di fortuna per fare un campionato di alta serie A, una piazza come la nostra arranchi in A2 e che questa situazione sia considerata giustamente un lusso.
E sempre a mio titolo, e' ancora piu' paradossale perche' da qualche anno (dalla gestione tecnica Bernardi ad oggi) finalmente vediamo campionati altamente convincenti, dove si e'spesso riusciti a coniugare il risultato agonistico alla proposta di giovani virgulti di molte societa' minori triestine differenti.

Ma allora come mai il basket a Trieste, da fenomeno cittadino per molti anni adesso e' diventato un lusso?
Innanzitutto ci si dimentica spesso che questa societa' ha dieci anni, e sono passati non so quante persone a dire la propria spesso a sproposito, non si puo' dimenticare gli anni di fior fior di professionisti veterani che sono venuti a svernare, oppure che si e' toccato il punto piu' basso con lo "show" dell'abbondante Senesi nello spareggio Trieste-Bassano per evitare l'onta della C.
Di costruzione prima dell'arrivo di Bonicciolli non c'e' mai stata traccia, sono convinto che se il corso di coach Bernardi poi proseguito da Dalmasson fosse iniziato prima adesso la situazione sarebbe diversa.
Ovviamente le responsabilita' non sono dei coaches che dal 2004 si sono cambiati sul pino, ma sulla totale assenza di un'idea da portare avanti, cosa che Bernardi e Dalmasson mi sembra abbiano ricevuto e condiviso con brillanti risultati.
Qualcuno puo' dire che la societa' ha nominalmente dieci anni ma nasce sulle ceneri di anni di esperienze, per me non e'assolutamente cosi', il fallimento azzera tutto.

Il lusso pero' lo si vede anche in altre manifestazioni attorno al team, si badi bene: io seguo in maniera continua la Pall.Ts esclusivamente grazie a internet, quindi i miei pensieri non hanno il calore della passione e del campo, ma spesso sono frutto di statistiche, di poche immagini, di impressioni di amici che reputo competenti, dei commenti dei tifosi e dei siti specializzati.
Ebbene io ho notato una specie di imbarbarimento nelle valutazioni, momenti di entusiasmo totale  e immotivato, a depressioni al limite del de profundis nell'arco di pochi giorni.
Chiunque non capisce che la squadra di quest'anno e'una squadra che deve vivere alla giornata per tutto, e' probabilmente uno che vive fuori dal mondo.
Si vivra' alla giornata per sapere se il lavoro di Ghiacci portera' a un maggio di saluti e baci oppure ad una continuazione della squadra, si vivra' alla giornata per vedere se un ambo al lotto dara' qualche moneta per tesserare Diviach o chi per lui in una struttura che evidentemente manca di un giocatore, si vivra' alla giornata per coltivare la speranza che alcuni ventenni confermino le buone cose gia' viste e altri ventenni (esordienti) prendano meno sberle, si vivra' alla giornata per vedere se i veterani riusciranno a tirare la carretta.

E' per questo che a volte mi cadono le braccia a vedere articoli sulle partite, ultimamente sentendo la radio, leggendo i commenti dei tifosi e oggi sapendo del finale a base di fischi.
Mi domando: forse chi critica l'esordiente Harris (che gioca fuori ruolo per la mancanza di un 4) si dimentica dell'anno di esordio di uno come Middleton? Chi critica Hoover (premetto: giocatore che non avrei preso) dimentica il dato di fatto che le vittorie sono venute nelle sue due giornate migliori? Chi pretende un esplosione immediata di Candussi non sa neanche di cosa parla, chi vuole continuita' da ventenni al primo o secondo anno di A pretende la luna.

In palazzo c'e' meno gente di anni fa, probabilmente da dopo Stefanel si e' sempre dato per scontato quello zoccolo duro e non si e'mai fatto nulla per avviare o almeno agevolare un cambio generazionale dei proprio tifosi, cosi'probabilmente la competenza, come il calore, e' scesa assieme al numero di spettatori e purtroppo e' arrivata anche in via flavia l'infezione del tutto e subito.
Senza fare poi una polemica personale, da tifoso acceso, vedere l'aspettativa per la partita contro Ferentino (saro' presuntuoso ma Fe-ren-ti-no!!! Si accettano scommesse per la durata del sodalizio..) con proclami e chiamate da derby mi ha messo un po' di malessere, onestamente in un campionato di A con citta' come Torino,Napoli,Brescia e Verona non mi sembra questo l'appuntamento dell'anno, pur comprendendo la voglia di rivalsa dopo i play off di serie B.
E anche vedere il pubblico aspettare tale Guarino per vendicarsi di un gesto di troppo, e quindi dare importanza al giocatore, mi sembra fuori luogo.
Cioe' mettere sullo stesso piano il capitano ciociaro a Savio,Coldebella,Mario Boni,Rusconi,Jeelani i primi beccati da Chiarbola che mi vengono in mente, mi sembra un Oscar gratuito e immeritato alla carriera.

Io credo ciecamente in questa squadra, credo possa centrare il suo obbiettivo anche se carta alla mano quasi ogni giornata giochera' con roster piu' importanti (ma avete visto i nomi di Ferentino oggi o no?), per farlo dovra' puntare sull'entusiasmo giovanile e sulla solidita' principalmente di Diliegro e Carra, e' fondamentale pero' che tutto l'ambiente capisca che non esiste nessun altro obbiettivo che cercare la quota salvezza, cercando magari di vincere pessime partite ai cinquanta punti, e probabilmente prendendo qualche scoppola anche pesante, cercando di non trarre soddisfazione da giocate funamboliche ma dai miglioramenti del tuo giovane vicino di casa, sperando poi che a maggio tutto non sia vanificato dall'ennesima crisi societaria.

Cerchiamo pertanto di preservarci il lusso con l'ambizione di farlo tornare tradizione e orgoglioso fenomeno sociale triestino.

Forza Trieste! 'Ndemo Muli!

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