Dopo una
settimana di assenza, e' tornato, e fortunatamente in grandissima forma.
Feno, protagonista di qualche post
fa si e' manifestato in tutta la sua magnificenza.
Chi e' Feno?
E'il classico genitore presente in
qualunque panchina, di qualsiasi impianto, di qualsivoglia disciplina,
il piu' detestato dagli istruttori.
Quello che cerca il contatto con gli
altri genitori, che cerca di fare il simpatico, che calpesta qualsiasi
regola impostata dallo staff in campo.
Oggi entra in sordina, si mette da
parte e toglie le giacche ai bambini, uno dei due corre con gli altri
mentre il piu' piccolo non ne' vuole sapere.
Siccome Feno e' anche fine psicologo
infantile, senza batter ciglio, prende in braccio il pargolo e lo porta
dagli altri bimbi, lo forza a mettersi in fila, soddisfatto esce, sotto
lo sguardo attonito degli istruttori.
Uno dei due bambini e' vestito da
cavaliere templare (Feno, ma perche'?) con tanto di spada di legno in
una mano e racchetta da tennis nell'altra.
Intanto lui riesce a stabilire un
contatto con il maestro piu' giovane, chiacchiera a lezione in corso,
appena pero' entra il piu' esperto responsabile si defila rapidamente,
il vigliacco.
Torna a bordo campo dove cerca in
maniera evidente di entrare in conversazione con qualcuno degli altri
genitori, chi manda dei sms, chi bada al bambino piccolo in braccio,chi
semplicemente osserva il suo figliolo correre e saltare, nessuno
disposto a dare del filo, e Feno e' provato.
Raccoglie nervosamente dei pezzetti di foglie, o carta e li butta in un bidone vicino, ad un certo punto sembra cacciare gli acari, non esiste piu' nulla da raccogliere.
Lo metto alla prova: ho in mano un
fazzolettino di carta, strappo degli angolini piccolissimi e li butto,
senza farmi vedere, a terra sul lato opposto al suo, passa pochissimo
tempo e lui si getta a capofitto li prende e li butta.
Mi sono sentito come quando da bambino
andavo nel parco di Villa Revoltella a Trieste a buttare i pezzi di
pane ai pesci del laghetto di fronte alla chiesa, li buttavo dove i
pesci non c'erano per vedere
come nuotavano veloci per procurarsi il cibo.
Intanto il bambino cavaliere templare ha riposto spada e la racchetta, e lui prende Excalibur e la brandisce per salutare i bimbi impegnati nella ginnastica, fa un gesto di saluto ai genitori presenti ed esce.
Rientra quando mancano circa dieci
minuti alla fine della lezione, ovviamente entra in campo per farsi
vedere
dai figli, poi si siede sulle panchine, sono emozionato come un
bambino, e' vicino a me.
Mi chiede se non mi sembra troppo
presto per questo freddo.
Tutto il mondo e' paese, il meteo e'il
miglior modo per iniziare un'inutile conversazione, non ci casco,
faccio un sorriso annuisco, ma bado bene ad aprire bocca, sposto lo
sguardo e credo capisca che non ci sara' un seguito al discorso.
Alla prossima Feno.
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