lunedì 10 febbraio 2014

Sport in divano

Quando diventi cosa unica col divano in una uggiosa domenica di un mite inverno belga, anche scrivere diventa un impegno troppo grosso, e poi comunque stai gia' virtualmente sudando grazie all'attivita' sportiva di maggiore appeal, ossia lo sport da poltrona.
Sindacare e spiegare su tutto, diventare in un unico colpo commissario tecnico di basket, calcio, rugby o in periodo di Olimpiade invernale criticare lo ski man, oppure chi ha tracciato uno slalom troppo o troppo poco tecnico, tutto ovviamente con una preparazione da Gazzetta dello sport.

Quindi tra divano, qualche chilo di agrumi, un the caldo come fai anche a riempire lo schermo bianco del computer, che tralaltro ti mette pressione con la scritta  -nuovo post-,  con qualcosa di legato e comprensibile?

Difficile.

Quindi puo' solo venire fuori una specie di elenco con qualche piccolo commento su una giornata di sudore e fatica virtuale.
Non ho potuto non esultare per il rotondo sei a due della gloriosa Unione contro il meno glorioso (con il massimo rispetto!) Montebelluna, contemporanemente ho cercato di seguire Armin Zoeggler che a quarant'anni si e' meritato la sesta medaglia olimpica alla sesta Olimpiade. Onestamente non l' ho visto scendere, dopo aver seguito  un paio di tedeschi, un po' di russi e un italiano, ho pensato di aspettare e leggere poi la notizia su qualche sito, per evitare di agevolare il coccolone della pennica pomeridiana domenicale.
Poi purtroppo grazie alla BBC ho visto l'Italrugby farsi schiacciare dalla Francia, accontentandosi di una meta nel finale dopo aver perso qualche occasione per restare attaccati alla gara nella prima frazione.

Neppure il tempo di smaltire la sconfitta con i galletti, che la Gazzetta mi offre la possibilita' di godermi la finale della Coppa Italia di basket tra l'intramontabile Mens Sana Siena e l'ambiziosa Dinamo Sassari, gran gara, con gli isolani che prima volano poi si fanno avvicinare minacciosamente, ma grazie alla classe dei propri esterni tengono botta e vincono meritatamente.
E' logico parlare del talento cristallino dei cugini Diener, alla solidita' dell'austriaco Ortner, ma devo dire che il giocatore che mi ha colpito di piu' e'stato Erik Green di Siena. 
Sara' perche' non lo conoscevo ma mi e' piaciuto molto, considerato poi che e'un classe 1991, credo che con scelte ponderate per la sua carriera, potra' diventare un top player.

Ma puo' uno sportivo da poltrona, distratto dalla frutta, dal tepore della copertina in pile sulle ginocchia, fare delle analisi tecniche precise e puntuali? Assolutamente no.

Infatti la mia attenzione si e' spostata su alcune note di contorno, fantastico lo striscione dei tifosi sassaresi: eravamo di passaggio! Un concentrato di ironia a 360 gradi, dal punto di vista sportivo infatti nessuno avrebbe scommesso sulla loro vittoria contro Milano, e dal punto di vista geografico passar per caso dalla Sardegna verso Assago e' cosa improbabile.

Poi la sicurezza della telecronaca (streamingcronaca?virtualcronaca?cybercronaca?intercronaca?) del  Nano Ghiacciato. Premetto: non sono un grandissimo tifoso di Dan Peterson ma e'incontestabile che alcune perle sono uniche.

Bevi!
L'acqua e' inquinata.
Bevi lo stesso, meglio vivere con una malattia che morire di sete.

L'ultimo appuntamento sportivo della domenica e' stato assolutamente casuale, infatti in un frenetico zapping ho potuto vedere una sintesi della Jupiler league di calcio tra il Genk e il Club (forse di Mechelen) non so dirvi il risultato, tantomeno i marcatori, pero' uno dei mister era il mitico portiere anni 80 Preud'homme, e lo striscione principale dei tifosi del Genk esposto ai piedi della curva era un italianissimo Forza Genk con tanto di italico tricolore.

Tutto cio' con l'orgoglio nel cuore di sentirmi campione europeo di calcio a cinque, vittoria in salsa belga dato che la manifestazione si svolgeva ad Antwerpen (Anversa) un'ora da casa mia.

Ammetto di non capire il perche' l'hobby del giovedi' sera, la prima scusa del marito adultero, deve diventare sport e soprattutto manna dal cielo per sud americani di facile europeizzazione, cio' nonostante, con il tipico attegiamento italiano, saliamo sul carro dei vincitori:

CAMPIONI!
po po po po po pooooooo


Nessun commento:

Posta un commento