Sull'onda delle proposte a sorpresa diventate fenomeni virali sulla rete grazie anche alle riproposizione dei giornali on line che in qualche maniera devono riempire lo spazio, Nico ha deciso di chiedere la mano di Juke, modella mezza svedese mezza italiana ma cresciuta ad Adelaide, in Australia.
Modella per pagarsi gli studi in lingue, ora hostess per una crew canadese, cura l'imbarco e la gestione del volo in business class, l'orario, lo stipendio e il trattamento e' molto diverso dalle colleghe delle low cost costrette a vendere caramelle e gratta e vinci.
Nico ha molte idee in testa, rose, anello e limousine subito fuori dall'aereoporto, musicista nella hall degli arrivi dei dipendenti, lui ha un vestito blu molto elegante, e' ancora profumato dopo la barba e i capelli trattati dal barbiere, e' tutto pronto, anche il piccolo koala in stoffa, animale preferito da Juke perche' gli ricorda la sua felice adolescenza australiana.
Sull'onda delle proposte a sorpresa diventate fenomeni virali sulla
rete grazie anche alle riproposizione dei giornali on line che in
qualche maniera devono riempire lo spazio, Tino ha deciso di chiedere la
mano di Juke, modella mezza svedese mezza italiana ma cresciuta ad
Adelaide, in Australia.
Modella per pagarsi gli studi
in lingue, ora hostess per una crew canadese, cura l'imbarco e la
gestione del volo in business class, l'orario, lo stipendio e il
trattamento e' molto diverso dalle colleghe delle low cost costrette a
vendere caramelle e gratta e vinci.
Tino ha molte idee
in testa, rose, anello e limousine subito fuori dall'aereoporto,
musicista nella hall degli arrivi dei dipendenti, lui ha un vestito blu
molto elegante, e' ancora profumato dopo la barba e i capelli trattati
dal barbiere, e' tutto pronto, anche il piccolo koala in stoffa, animale
preferito da Juke perche' gli ricorda la sua felice adolescenza
australiana.
Ecco che finalmente l'enorme display segnala il volo di Juke con la scritta verde "landed", i primi passeggeri dopo aver atteso al nastro le loro valigie iniziano ad uscire dalla porta automatica, stanchi ma felici abbracciano chi li sta aspettando, altri corrono per continuare il loro viaggio con il pullman o per accappararsi un taxi libero, altri cercano il loro nome tra i cartelli dei tanti autisti che attendono per fornire il loro servizio.
E' passata quasi mezz'ora quando vicino alla grande porta si apre una piu' piccola, limitata da quei corrimano che si incastrano tra paletti mobili, escono tre ragazze con un bel tailleur blu a bordi verdi, due hanno sopra dei meno eleganti giubbini catarinfrangenti ed in mano tengono stretto un apparecchio radio, l'altra trascina un piccolo trolley e prende indicazioni prima di tornare indietro probabilmente per comunicarle a qualcuno.
L'hostess con il trolley esce per prima e parla al telefonino, dietro a lei un paio di colleghe e poi il capitano mano nella mano con una bella ragazza bionda che tiene abbracciato al petto un piccolo koala di pezza.
I musicisti prendono l'ordine di non suonare, i mazzi di rose gettati nell'umido, i vestiti, i visi e i capelli sono rovinati dal sudore e dalle lacrime, i pupazzi con quel tenero animale ora detestato vanno nelle mani dei primi bambini che passano, il pullmino blu e verde con i vetri a specchio e il nome della compagnia sulla fiancata supera di slancio due limousine parcheggiate davanti.
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