Non
so se si possa parlare di alta sociologia ma una volta, assieme ad un'
amica siamo stati testimoni di un episodio che ci ha colpito, che ci ha
destato curiosita' e scatenato una costruttiva discussione.
La
location dell'avvenimento e' una vecchia e storica osteria triestina, e
un cliente abituale dopo aver fatto il suo ordine all'oste ha salutato
un amico e con grande sorpresa e apprezzamento ha notato che finalmente
c'e' un suo coetaneo con una camicia a due tasche ossia scarsele, indumento inspiegabilmente
andato in estinzione, da qua e' partita una discussione tra loro due,
interrotta da grossi sorsi di malvasia, e ha scatenato un'analisi da
parte di noi semplici uditori.Quello che riporto e' il mio
pensiero,meditato e rivisto.
Innanzitutto bisogna vedere
alcune cose importanti:
chi
usa la camicia con 2 scarsele al petto?
cosa si mette nelle due
scarsele?
Se si fa un analisi attenta di questo ne viene fuori
secondo me un identikit psicologico quasi perfetto.
La camicia con due
scarsele al petto è quasi sempre manica corta e viene indossata
solitamente da pensionati attivi con un passato vivace, quelli che
definiremo vecie bobe o leggere o nagane.
Questi
esemplari girano la città di Trieste e frequentano locali di
mescita,bar,osterie.
Raggiunta l' ora di pranzo perche'
il vero omo con la camisa con due scarsele il calicetto lo va a bere
intorno alle 11 del mattino per fare mArenda (non merenda), con l'occhio
ormai lucido per l'emozione,non per effeto del vino, con lo
stuzzicadente che pende dalle labbra, e la camicia sbottonata, saluta
l'oste e gli altri clienti, alzando la mano e pronunciando un
insindacabile: VIVA!
Non so in città, ma nella periferia più estrema e nei paesi questi personaggi vengono spesso insigniti del titolo onorifico di sindaco o sceriffo (es. sindaco de Gabrovizza, sindaco de borgo, sceriffo de Borgo Grotta).
RispondiEliminaMi go conosu el conte de pisciolon
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