« Ho trascorso la mia vita ad Istanbul, sulla riva europea, nelle case che si affacciavano sull'altra riva, l'Asia. Stare vicino all'acqua, guardando la riva di fronte, l'altro continente, mi ricordava sempre il mio posto nel mondo, ed era un bene. E poi, un giorno, è stato costruito un ponte che collegava le due rive del Bosforo. Quando sono salito sul ponte e ho guardato il panorama, ho capito che era ancora meglio, ancora più bello di vedere le due rive assieme. Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere » Oran Pamuk
“Vorrei dare un consiglio che faccio mio. Bisogna vivere nel presente, purtroppo. La storia è importante ma non si può parlare di storia. Questo è lo sport. Io faccio sport, non faccio l’imprenditore. La legge dello sport è tremenda, quello che hai fatto ieri non conta. Io ho vinto campionati, medaglie alle Olimpiadi. Ma se perdo una gara mi insultano. Non posso pretendere, perché ho una storia, che mi vengano perdonati gli errori. Devo essere io che dimostro giorno per giorno e che se l’ho fatto in precedenza posso farlo per il presente e per il futuro. Questo è il mio consiglio” (Carlo Recalcati)
Il conflitto generazionale è inevitabile. Non si può pensare che l'anziano abbia in borsa la vigorsol invece cdella caramella al miele e non si può pensare che il giovane abbia in tasca la caramella al miele invece che la vigorsol. Ma se tolleriamo i rumori del vostro ciucciare, voi tollerate le nostre masticate violente. Per tutti coloro che si sono sentiti dire di sputare la vigorsol almeno una volta. Chiara Fini.
Ho orrore di tutte le verità assolute, delle loro applicazioni totali,
dei loro presunti detentori d'ogni risma. Prendete una verità, portatela
con cautela ad altezza d'uomo, guardate chi colpisce, chi uccide, cosa
risparmia, cosa elimina, annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi
di cadavere, assaggiatela tenendola un po' sulla lingua, ma siate sempre
pronti a sputarla immediatamente. L'uomo libero è questo: il diritto di
sputare. Albert Camus
Beato lui che e' del 1916 cosi' non fara' mai la guerra. Da La grande guerra, Monicelli 1959.
Oggi, "ripresa", "rilancio", "crescita", proprio come nei palazzi del potere, sono le parole d'ordine delle sinistre. Incuranti (o così parrebbe) della qualità del mondo che a questo modo si trovano a sostenere: un mondo in cui l'1% della popolazione detiene il 50% della ricchezza, 1/6 dell'umanità è sottoalimentato mentre in complesso si distrugge circa il 40% del cibo prodotto, un dirigente d'azienda guadagna fino a 640 volte il salario di un operaio, la produzione di armi rappresenta il 3,7% del Pil (cifra ufficiale secondo gli esperti assai inferiore alla verità). Carla Ravaioli.
Basta l'amore, fate la guerra, sano rimedio per questa terra, non piu' sovrapopolazione, non piu' divorzi e coscienze a posto e ci penseranno i superstiti. Talkin' sul sesso, Francesco Guccini.
A mano a mano che invecchiamo impariamo quanto sia inutile essere egoisti. Di quanto sia illogico davvero. Cercate la medicina contro l'egoismo. George Sanders
Io vengo da un paese, dove sono cresciuto, che non esiste piu', la Yugoslavia, la Yugoslavia non esiste piu'. Allora ti devi inventare il tuo paese, fai un territorio con frontiere emozionali e poi devi inventare anche il folklore per questo paese. E questo e' quello che sto facendo. Goran Bregovic
I palleggiatori sono esperti di ricezione, nel senso che parlano sempre di ricezione, e' fatta bene e' fatta male, e'ovvio che la ricezione deve essere buona, ma non deve essere un loro problema. Poi loro alzano a volte bene a volte meno bene, e gli schiacciatori dicono "un po' piu' a destra, un po' piu' a sinistra" e intanto tirano fuori, ma perche' l'alzata non era buona. Allora il meccanismo e': lo schiacciatore si lamenta con il palleggiatore, il palleggiatore con la ricezione, la ricezione che non puo' lamentarsi con l'avversario che battte quindi dice "c'e' quella luce che non mi permette di vedere bene". Conclusione: dobbiamo chiamare l'elettricista per risolvere il problema, che e' il vero responsaile della sconfitta. Julio Velasco
Era il 1976, si giocava Irlanda del Nord - Olanda. Giocavo contro Johan Cruyff, uno dei più forti di tutti i tempi. Al 5° minuto prendo la palla, salto un uomo, ne salto un altro, ma non punto la porta, punto il centro del campo: punto Cruyff. Gli arrivo davanti gli faccio una finta di corpo e poi un tunnel, poi calcio via il pallone, lui si gira e io gli dico: 'Tu sei il più forte di tutti ma solo perchè io non ho tempo' - G. Best
“Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna
essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure
abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente
progressive dell’umanità… La differenza tra la mia generazione e quella
dei nostri padri è che loro erano democratici ottimisti. Noi siamo,
dobbiamo essere, democratici sempre in allarme”.
Norberto Bobbio
Non è rivoluzione strillare che tutti sono morti, cadaveri. E se lo è non mi piace, non mi piacciono i portatori di verità assolute ed indiscutibili non mi piace chi non ha dubbi e non mi piacciono nemmeno le piazze quando non sanno che ripetere le parole del capo. Ecco sì, le parole del capo. Condivido rabbia e sdegno ma non posso condividere parole macabre e di macabra memoria. cit.Vauro
Il Bar non ti regala ricordi ma i ricordi ti portano sempre Al Bar.
Vincenzo Costantino Cinaski
- Il paese che mia madre lascio' era un paese nel quale aveva creduto e che io ero riuscito a far sopravvivere fino al suo ultimo respiro, un paese che nella realta' non era mai esistito che per me restera' sempre legato alla memoria di mia madre.
- Com'era lassu'? Lassu' era magnifico, ma poi hai nostalgia di casa.
- Che strano non e' cambiato niente! Perche' doveva cambiare qualcosa.
- Devo ammetterlo ormai il gioco mi aveva preso la mano, la repubblica democratica che stavo creando per mia madre, assomigliava sempre piu' a quella che avrei potuto desiderare io.
da Goodbye Lenin!
Vuoi usare il bastone? Non lo so sono scettico. Cit. Vujan Peric
Sei la mia unica speranza. La tua unica speranza? Se un soldato e'la tua unica spranza, la vedo dura fratello!
Da "La vita e' un miracolo" di Emir Ksturica
tu m''e fatto chist' a me, isso ha fatto chist' a te ...
... e ce
scurdammo o' palo n'culo ca tenimmo tutt'e tre
e chi l'ha miso
s'arrecrea, siente buono siente sie'. da o'ball re'pezzient -99posse-
Notte, perche' devi essere scura e vestita di nero? Non e' che per caso hai amato anche tu, e ti hanno dimenticata? cit. Psarantonis
Gia' da ragazzo era un po' confuso: fumava le siringhe. cit.Alberto Farina
Perché son fatto così
e non ci posso far niente
prendimi pure così
come mi accetta la gente
che mi sorride e che mi lascia parlare
però non mi sente.
Mi dici che una regola ci vuole
qualcuno deve pure aver ragione
sarà forse che sono diffidente
ma i capi non son altro che persone
e trattano le masse come capre
tosando e macellando l'eccedenza
sacrificando al fatto personale
le madri i figli i padri e la decenza.
Perché son fatto così
e non ci posso far niente
prendimi pure così
come mi accetta la gente
che mi sorride e che mi lascia parlare
però non mi sente.
Cosi', Pierangelo Bertoli
Cosa puo’ fermare dei ragazzi che stanno scrivendo il loro
futuro?Niente.
Si sale di nascosto sulla nave e si va. Verso nord,verso il
futuro,verso quello che portera’ loro la vita e il viaggio.
Andrea SempliciNon guarderò mai l’orologio
prenderò d’anticipo il mattino.
Vinicio Capossela
La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Franco Basaglia
Per l'eternit io ve l'ho sempre detto, se il Dio egizio si fosse fatto la sua bella piramide di eternit, col cazzo che profanavano la tomba.
E allora ho capito il gesto del ratto giallo,sinceramente mi ha fatto capire che era la fine di un'epoca, la fine di un'epopea, la fine di una delle piu' grandi avventure industriali di tutti i tempi, dal lamierino semplice al lamierino ondulato, dalla normale artrosi delle mondine al piu' moderno tumore da amianto, dalla polvere domestica della nostra nonna, alla nube trionfante tossica che tutti noi ci sovrasta come il giudizio di Dio, visibile dalla luna e dal satellitare. cit.Ivo Perego
Una sola goccia d'odio nell'anima si può diffondere come una goccia d'inchiostro nel latte. L'immagine mi colpì e avrei voluto fare la prova, ma sapevo di non dover sprecare il latte. cit.Alice Munro, Nobel per la letteratura 2013.
BIG LEBOWSKY
WALTER SOBCHAK: Che schifo! E magari era un tappeto di valore. Cosa poteva...
DRUGO: Certo, ci tenevo un sacco, dava un tono all'ambiente.
WALTER: E allora era un tappeto di
valore, ma cosa poteva...
DONNY: Che cosa dava un tono all'ambiente?
DRUGO: Il tappeto.
WALTER: Stavi ascoltando la storia di Drugo?
DONNY: Cosa?
WALTER: Hai sentito quello che stava dicendo Drugo?
DONNY: Giocavo a bowling.
WALTER: Allora non hai nessun punto di riferimento, Donny. Sei come un bambino...
DRUGO: Walter.
WALTER: ... che entra in un cinema
DRUGO: Walter.
WALTER: ... e pretende di capire il...
DRUGO: Walter, si può sapere dove vuoi arrivare?
WALTER: Te lo dico subito: non c'è un motivo. Non c'è proprio nessun motivo per cui...
DONNY: Già, dove vuoi arrivare?
DRUGO: Walter, qual è il punto? Guarda, lo sappiamo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
WALTER: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
DONNY: Si può sapere di che parla?
DRUGO: Del mio tappeto.
WALTER: Non ti immischiare, Donny!
DRUGO: Senti...
WALTER: Non è il tuo campo.
DRUGO: Walter. Walter! Non posso presentare il conto al muso giallo che mi ha pisciato sul tappeto. Si può sapere di che cazzo stai parlando?
WALTER: Di che cazzo stai parlando tu! La questione qui non è il muso giallo! Io parlo di una linea tracciata sulla sabbia, Drugo. Se qualcuno la oltrepassa, tu non devi... e poi scusa, "muso giallo" non mi sembra l'appellativo corretto per un cinese. "Asiatico" è preferibile.
DRUGO: Walter, non stiamo parlando di uno che costruisce ferrovie, quello è uno che...
WALTER: Ma porca puttana! Cosa?
DRUGO: Quello mi ha pisciato sul tappeto!
DONNY: Ha pisciato sul suo tappeto!
WALTER: Donny, non è il tuo campo! Drugo, il problema qui no... non è il muso giallo.
DRUGO: E qual è?
WALTER: Jeffrey Lebowski. L'altro Jeffrey Lebowski, il miliardario.
DRUGO: Questo è estremamente interessante. Interessantissimo.
WALTER: Quello... quello dispone di un sacco di soldi, è evidente. E non c'è una ragione, non c'è una spiegazione al mondo: ma perché la moglie dovrebbe andare a far debiti a destra e a sinistra? E quelli vengono a casa tua e ti pisciano sul tappeto! Mi sbaglio?
DRUGO: No...
WALTER: Mi sbaglio?
DRUGO: Sì, ma cosa...
WALTER: Okay. Allora: quel tappeto dava davvero un tono all'ambiente, no?
DRUGO: Ti dico di sì!
DONNY: E quello ci ha pisciato.
WALTER: Donny, ti prego.
DRUGO: Sai che hai ragione? Dovrei cercare quel fottuto Lebowski, ecco!
DONNY: Si chiama Lebowski? È il tuo cognome, Drugo.
DRUGO: È lui che dovrebbe ripagarmi il mio fottuto tappeto. La moglie lascia debiti per tutta la città e quelli pisciano sul mio tappeto?
WALTER: Pisciano sul tuo bel tappeto.
DRUGO: Hanno pisciato sul mio tappeto.
WALTER: Esattamente, Drugo. Hanno pisciato sul tuo bel tappeto.
Se ho un milione di dollari da spendere e li metto in Bot al quattro per cento di interesse ci faro' quarantamila dollari l'anno e nessun contributo alla societa', niente di niente, invece se sono di basso ceto sociale e faccio un debito per comprare una casa o una macchina devo pagare un interesse che in astratto dovra' pagare quel milionario con i Bot al quattro per cento.
Dal film, Vivere senza soldi
È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
Antoine de Saint-Exupèry, Il Piccolo Principe
Il gioco della vita prevede che tu sappia fare il miglior uso
possibile della tua energia. La domanda non è: “C’è vita dopo la
morte?”. La domanda è: “C’è vita prima della morte?”. Per trovare una
risposta al quesito e metterla in pratica, devi smettere di fare cose
che ti svuotano della tua energia e devi iniziare a fare quelle che la
espandono.
Alan Cohen
Sebbene suo marito andasse spesso in viaggio di lavoro,ella odiava star da sola.Ho risolto il problema disse lui.Ti ho comprato un San Bernardo.Si chiama Estrema Riluttanza.Adesso quando vado via sai che ti lascio con Estrema Riluttanza.Lei lo colpi' ripetutamente con un mestolo.
Charles Schulz
Alan Cohen
Sebbene suo marito andasse spesso in viaggio di lavoro,ella odiava star da sola.Ho risolto il problema disse lui.Ti ho comprato un San Bernardo.Si chiama Estrema Riluttanza.Adesso quando vado via sai che ti lascio con Estrema Riluttanza.Lei lo colpi' ripetutamente con un mestolo.
Charles Schulz
Impegnarsi, compromettersi significa appartenere ad un’idea. Il che non significa rinunciare alla propria libertà, ma conquistarla: possedere una bussola, un mezzo di orientamento, e chiarezza di idee.
Don Edoardo Marzari
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
B. Russell
La cosa più sfortunata e pericolosa che mè capitata nella vita è la vita, che una vorta che nasci, giri... conosci... intrallazzi... ma dalla vita vivo nunne esci... uno solo ce lha fatta... ma era raccomannato... Io invece nun cho nessuno che me spigne mejo...n se sa mai... visti i tempi! Quanno un giudice punta er dito contro un povero fesso nella mano strigne artre tre dita che indicano se stesso. Mannarino |
Ce dicono de vive da morti e poi resuscità
Il modo Condizionale
« ...Vorrei, direi, farei... »
Che maniere raffinate
ha il modo condizionale....
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
« Me ne andrei nell' Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona...
« Vorrei, vorrei...
Volerei sulla Luna
in cerca di fortuna.
E voi ci verreste?
Sarebbe carino,
dondolarsi sulla falce
facendo uno spuntino...
« Vorrei, vorrei...
Sapete che farei?
Ascolterei un disco.
No, meglio, suonerei
il pianoforte a coda.
Dite che è giù di moda?
Pazienza,
ne farò senza.
Del resto non so suonare...
« Suonerei se sapessi.
Volerei se potessi.
Mangerei dei pasticcini
se ne avessi.
C'è sempre un se:
chissà perché
questa sciocca congiunzione
ce l'ha tanto con me ».
Il modo Condizionale
« ...Vorrei, direi, farei... »
Che maniere raffinate
ha il modo condizionale....
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
« Me ne andrei nell' Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona...
« Vorrei, vorrei...
Volerei sulla Luna
in cerca di fortuna.
E voi ci verreste?
Sarebbe carino,
dondolarsi sulla falce
facendo uno spuntino...
« Vorrei, vorrei...
Sapete che farei?
Ascolterei un disco.
No, meglio, suonerei
il pianoforte a coda.
Dite che è giù di moda?
Pazienza,
ne farò senza.
Del resto non so suonare...
« Suonerei se sapessi.
Volerei se potessi.
Mangerei dei pasticcini
se ne avessi.
C'è sempre un se:
chissà perché
questa sciocca congiunzione
ce l'ha tanto con me ».
Gianni Rodari
Lucio Urtubia
|
Bruno Tognolini
A COMPRARE LA CITTA' DI STOCCOLMA di Gianni Rodari
Al mercato di Gavirate capitano certi ometti che vendono di tutto, e più bravi di loro a vendere non si sa dove andarli a trovare.
Un venerdì capitò un ometto che vendeva strane cose: il Monte Bianco, l’Oceano Indiano, i mari della Luna, e aveva una magnifica parlantina, e dopo un’ora gli era rimasta solo la città di Stoccolma.
La comprò un barbiere, in cambio di un taglio di capelli con frizione. Il barbiere inchiodò tra due specchi il certificato che diceva: “Proprietario della città di Stoccolma”, e lo mostrava orgoglioso ai clienti, rispondendo a tutte le loro domande.
“E’ una città della Svezia, anzi è la capitale”.
“Ha quasi un milione di abitanti, e naturlmente sono tutti miei”.
“C’è anche il mare, si capisce, ma non so chi sia il proprietario”.
Il barbiere, un poco alla volta, mise da parte i soldi, e l’anno scorso andò in Svezia a visitare la sua proprietà. La città di Stoccolama gli parve meravigliosa, e gli svedesi gentilissimi. Loro non capivano una parola di quello che diceva lui, e lui non capiva mezza parola di quello che gli rispondevano.
“Sono il padrone della città, lo sapete o no? Ve l’hanno fatto, il comunicato?”
Gli svedesi sorridevano e dicevano di sì, perchè non capivano ma erano gentili, e il barbiere si fregava le mani tutto contento:
“Una città simile per un taglio di capelli e una frizione! L’ho proprio pagata a buon mercato”.
E invece si sbagliava e l’aveva pagata troppo. Perchè ogni bambino che viene in questo mondo, il mondo intero è tutto suo, e non deve pagarlo neanche un soldo. Deve soltanto rimboccarsi le maniche, allungare le mani e prenderselo.
Mancanza di ignoranza cit. Marco Paolini
....in fila ad un certo punto squilla un telefonino molto grande e quadrato; una signora risponde e non so se ha premuto il vivavoce -ma penso poi,riflettendo, che forse il videotelefonino deve andare automaticamente in vivavoce, sennò uno come fa a parlare e guardare le immagini contemporaneamente? Infatti un signore dall'altra parte (il marito, capiamo tutti) urla a squarciagola che lui la vede, ma lei lo vede?E lei dici che non lo vede e poi però lo vede e di nuovo non lo vede, ma lui la vede sempre?
In pratica parlano solo di questo.
Non so se il marito ha chiamato soltanto per sapere se lei lo vede, mi sembra di si-perchè poi alla fine, quando sono riusciti a vedersi, si sono salutati soddisfatti e la telefonata è finita, anche se la signora si vergognava un pò di aver subito le urla del marito davanti a noi-,e così possiamo concludere che anche il videotelefonino è agli albori,almeno per questa coppia di anziani signori che di sicuro parlavano al videotelefonino per la prima volta.
Ogni oggetto che è agli albori non è ancora un mezzo ma è soprattutto il fine per cui si usa quel mezzo.
da L'Italia spensierata di Francesco Piccolo
• la religione dell'industria ha trasformato gli esseri umani in robot del lavoro
• gioia e saggezza sono stati rimpiazzati da lavoro e preoccupazione
• dobbiamo difendere il nostro diritto di essere pigri
• il lavoro ci ruba il tempo
• produttività e progresso hanno generato ansia e disagio
• la carriera è un fantasma
• il denaro è una costruzione mentale
• possiamo crearci il paradiso
• non c'è nulla che deve essere fatto per forza
• sii buono con te stesso
• resta a letto
• l'inazione è fonte della creazione
• arte, persone,vita
• pane,pancetta,birra
• non legarti a niente
• prima vivere poi lavorare
• non sapere niente
• il tempo non è denaro
• smetti di spendere
• lascia il lavoro
• studia l'arte di vivere
• chi vive piano muore vecchio
• non fare niente
SII PIGRO!
da l'ozio come stile di vita -il manifesto- di Tom Hodginkson
Povero paese mio, che demonizzi la pelle color dell'ebano e non sai di rinnegare le tue origini,la tua storia di accoglienza,il tuo presepe,la stessa nativita'.Italia,che si lascia convincere a serbare rancore verso lo straniero, e non capisce che questo rancore e' costruito ad arte per nascondere i veri problemi del paese.Lo smantellamento dei valori,il consumismo spinto,la burocrazia parassita,le cricche,le connivenze tra economia,politica e malavita.La distruzione dell'ambiente.
Paolo Rumiz
«Credo che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo. Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che vogliono, possono sfondare il muro della decenz...a e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e duramente. Non ha alternative all'essere “brava”, sincera, unita, pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua formazione esiste già: sta nella base della sinistra».
Francesco Guccini
«Credo che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo. Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che vogliono, possono sfondare il muro della decenz...a e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e duramente. Non ha alternative all'essere “brava”, sincera, unita, pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua formazione esiste già: sta nella base della sinistra».
Francesco Guccini
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