giovedì 10 settembre 2015

Souvenir

Ettore e' un ragazzo intelligente, ma taciturno, timido e solitario. 
Passa le sue giornate al computer, nella sua stanza da eterno teen ager, la sua unica 
distrazione dallo schermo e' la finestra che da' sul cortile interno.
 

E' da li' che ha provato per la prima volta il piacere della carne.
 

Maria, donna matura con curve morbide e provocanti e' la sua dirimpettaia, non fa nulla  per difendere la sua privacy, non tira la tenda, non usa vestaglie.
Lei fa finta di non vedere Ettore, gli regala oltre all'emozione delle forme anche quel poco di mistero e l'eccitazione di un panorama rubato.
 

Fino a quel martedi', quando lei con uno scatto pensato e calcolato, gira la testa ed incrocia il suo onirico sguardo. Attimo di panico per il ragazzo, e dopo essersi abbassato sotto il davanzale, prova a fare capolino, e nota una collaborazione negli occhi di Maria.
L'esperta matrona, con un veloce dondolio del collo lo invita, ma ad Ettore serve il gesto plateale seguente per capire, una roteazione delle braccia troppo evidente, quasi volgare.
Ettore suda, copiosamente, tenta di tamponare con l'asciugamano, si lava il viso, si bagna i polsi. Appena si tranquillizza fa una veloce doccia, si cura un po', esce di casa, attraversa il pianerottolo e suona il campanello della porta di fronte alla sua.

Quando torna nella sua stanza e' un altro uomo, fuma la sua prima sigaretta, con l'arroganza del grande play boy dei film, si stende sul letto con le gambe incrociate, guarda il soffitto e mantiene un sorriso ebete, gira la testa verso la cassettiera per ammirare quel vaso che ha chiesto a Maria di poter portare a casa come ricordo di quella giornata che lui ricordera' per tutta la vita.

Il vaso di porcellona.

Nessun commento:

Posta un commento