Come tutti i giovani uomini di cinque centimetri Ignazio Sacco vive da
solo, e come da tradizione dopo un periodo d'istruzione suo padre l'ha
lasciato, dopo una carezza, un abbraccio ed una stretta di mano, alla
sua vita.
Gli uomini di cinque centimetri hanno deciso di vivere così, da soli, per evitare rischi.
Ignazio
pero' vuole sfruttare al meglio la sua caratteristica, non vive di
nascosto, cerca di essere attento e prudente ma vuole vivere bene la sua
esistenza e non essere rintanato come un topo.
Gira il mondo
sempre in maniera diversa, si infila in una valigia, in aereoporto passa la sicurezza
passando tra le scarpe dei viaggiatori, oppure sfrutta le grandi casse caricate negli
aerei merci. Per gli spostamenti medi va sotto i sedili della prima
classe dei treni veloci, quando invece deve solo cambiare via di un
centro cittadino e' un attimo sfruttare la partenza di un taxi fermo.
Ha
visto molte cose, nei grandi eventi c'e' sempre, ha visto quattro
Olimpiadi, centinaia di concerti, ha visitato tutti i grandi musei e
spesso ha dormito dentro per poter godersi le esposizioni da solo.
Non ha mai fatto file, non ha mai prenotato, nessun sold out od overbooking per lui, nessuna spesa.
Segue
il clima, il sole, il tepore. D'altronde gli uomini di cinque
centimetri indossano solo una specie di tuta-tunica grigia, utile, con
il suo colore neutro a mimetizzarsi o anche, raggomitolandosi, sembrare
un rotolino di polvere in casi di emergenza.
Ha una passione per i
grandi spettacoli naturali, che a lui regalano dei brividi particolari,
ricorda bene il rischio emozionante della grandi cascate, quel forte
spostamento d'aria e quella violenta nebulizzazione dell'acqua ha messo
alla prova il suo equilibrio, ma ha fatto salire la sua adrenalina.
Oggi e' in quella che e' considerata da molti la città più affascinante del mondo, Parigi.
E'
stato quasi quaranta ore al Louvre, ha scroccato dalle cucine dei
migliori ristoranti qualsiasi assaggio delle raffinatezze pronte ad
essere servite, ha gustato qualche goccia di champagne rimasta su alcuni
vassoi.
Oggi si sente un VIP, vive a Parigi come i grandi attori, gli uomini potenti, i viziati calciatori.
Esce
da un club assieme ad un uomo accompagnato da un'avvenente bionda. La
coppia chiama un taxi, l'uomo ordina perentoriamente: Tour Eiffel!
Ignazio
non perde l'occasione, sale, scivola fino al sottosedile dell'autista e
aspetta. All'arrivo balza fuori e resta a bocca aperta vedendo la torre
illuminata e colorata.
Non cerca di intrufolarsi fra i turisti in
fila per la scala o l'ascensore, ma prova il brivido di arrampicarsi tra
i ferri e i bulloni. Arriva molto in alto e' felice ma stanco.
Vuole continuare la sua serata di lusso e trova un hotel a cinque stelle, ottoni e specchi, drappi e velluti.
Riesce
ad entrare in una stanza occupata da una coppia di eleganti anziani che
si coricano immediatamente, l'uomo di cinque centimetri si mette sotto
il letto e usa la parte finale del piumone per coprirsi.
Le gocce di
champagne e la fatica della scalata alla torre fanno si che bastano
pochi secondi per entrare nella più profonda fase di sonno.
La moquette e' comoda, il silenzio assoluto e' rotto solo dai due signori che si alzano molto presto per recarsi all'aereoporto.
Ignazio
si gira e continua a dormire, finche' la luce del sole lo sveglia, il
personale delle pulizie ha tirato le tende e tolto il copriletto, il
piumone e le lenzuola. Non si fida ad uscire sono in due, non vuole
rischiare e poi un paio di minuti sotto il letto sono ancora utili per
sgranchirsi le gambe.
Un grosso rumore, un forte vento, una bocca
nera ed enorme che si avvicina e lo aspira, proprio come il granello di
polvere che a volte cerca di sembrare.
E' così' che finisce la storia dell'uomo di cinque centimetri.
Nessun commento:
Posta un commento