La nuova stagione agonistica e' iniziata per tutti, sono già scesi in
campo i professionisti della serie A e anche gli atleti "per caso" della
D.
In settimana l'elite dell'Eurolega, mentre gli scultorei attori
dell'NBA hanno iniziato il loro tour di presentazione del prossimo show.
Manca
solo la base, cioè chi alimenta questo movimento quegli operai,
impiegati, commercianti o insegnanti che finiscono le fatidiche otto ore
e una sera vanno in palestra per giocare e l'altra si mettono davanti
alla tv a dare un senso ai professionisti in campo.
Non tutti sono
così, emblematico il caso del coach K, che a perenne ricerca di allori
tra i campionati non tesserati, assorbe come una spugna il male del
nostro sport avvicinandolo sempre più alla pedata.
Il malcostume
principe che eccita i più (coach K kompreso) e' il mercato a tutti
costi, cioè cercare di migliorare il Quadro (e la q maiuscola non e' un errore) della situazione ingaggiando
califfi che hanno onorato le tavole incrociate di mezzo stivale.
Coach
K e' questo: affidare il suo destino non al lavoro in palestra, non
alla solidità del gruppo, non all'identità di squadra, e dire che il suo motto e'
PASSIONE.
Adesso cosa sarà disposto a fare? Come renderà bella e
accogliente la sua casa? Pulirà e luciderà quello che già aveva o
continuerà il tourbillon delle porte girevoli?
Le voci si inseguono e alcune indiscrezioni dicono che nel suo soggiorno appenderà un Quadro (ribadisco:la q maiuscola non è un errore).
Obbiettivo quindi trasformare un bel Quadro in un bel kuadro per avere un po' di gloria.
Chi vivrà vedrà.
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