martedì 9 settembre 2014

Di nuovo on line e mondiale di basket

Si torna a bloggare, dopo una lunga pausa estiva ma soprattutto dopo aver solo parzialmente risolto i problemi al mio computer.
Prima di pubblicare qualche delirio della mia distorta fantasia, non posso che dedicare due righe sull'evento sportivo clou del momento per un'amante della pallacanestro come me.
In Spagna infatti si sta svolgendo il campionato mondiale arrivato ad oggi ai quarti di finale.


I risultati sono davanti agli occhi di tutti ed un eventuale pronostico fino ad ora mi sembra tutto sommato rispettato. 
Ho visto, divertendomi, le prime partite di girone grazie al notevole impegno di Sportitalia nel mio breve passaggio di fine estate in terra natia.
In Belgio poi nulla, una veloce notizia dell'accesso alla fase finale dei diavoli rossi al prossimo itinerante campionato europeo e stop.
Solo statistiche, highlight e siti specializzati.
La mia squadra di famiglia, la Lituania, pur andando avanti non brilla come dovrebbe. Probabilmente l'assenza last minute di Mantas Kalnietis, play e leader della squadra, si fa sentire più del previsto.
Il '92 Valanciunas direttamente da Toronto si è caricato sulle possenti spalle i compagni, e nell'ottavo di finale nonostante tre quarti persi con la Nuova Zelanda, la partenza sprint (23-9) ha garantito il quarto contro i turchi, se non sbaglio unica wild card ancora in corsa.
Cosa che ammiro molto in una manifestazione con impegni così ravvicinati e' veder crescere un team di giorno in giorno, di gara in gara.
Al precedente mondiale questa sensazione me la diede proprio la Lituania di coach Kemzura (mi manchi) e del neo milanese "palle mosce" Kleiza (non mi manchi), in Spagna invece mi sembra sia virtù della Serbia del mito Sale Djordjevic.
Per il resto gli americani se continuano con umiltà, intensità e durezza porteranno a casa il titolo con la Spagna pronta ad un eventuale colpaccio.
Per concludere: il mio pensiero va all'inchiesta Fiba nella gara tra Angola e Australia. Già mi vedo il mio ex idolo ncaa Dellavedova (con l'accento sulla o secondo il commentatore delle finals universitarie di Indianapolis) davanti ad un Poirot della palla a spicchi che dice: si,si, abbiamo perso di proposito,scusate.
Queste cose lasciamo le agli altri, perché tanto si sa che esiste il Dio del basket che stavolta si è incarnato nel turco (?) Preldzic che con due siluri ha messo tutto a posto.
Buona settimana e buone finali.

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